A seguito del decreto ministeriale numero 76 molte sono le proteste da parte dei produttori di sigarette elettroniche che vedranno il prodotto vietato minori di 18 anni. Oltre a questo una accisa del 58,5%, che farà lievitare il costo del prodotto. L’aspetto più importante deriva dal fatto che le sigarette elettroniche hanno un impatto sulla salute dei fumatori perché, se ancora non ci sono studi che certificano il minor impatto sull’organismo, ce ne sarebbero altri in cui si evince che i liquidi di ricarica contengono sostanze nocive, seppur in quantità limitata rispetto alle sigarette tradizionali. Un altra questione è relativa agli effetti negativi non solo sui soggetti che svapano ma anche sulle persone che subiscono il vapore altrui. Di certezze in quanto a rischi riguardanti le sigarette elettroniche non ce ne sono, comunque gli esperti del settore sono concordi nel ritenere che il prodotto sia meno dannoso delle sigarette tradizionali contenenti tabacco essiccato. Il passaggio dalla sigaretta normale a quella elettronica, come qualsiasi processo per smettere di fumare, può far sorgere tosse mal di testa e nausea, come effetti dell’astinenza. In ogni caso la quantità di nicotina contenuta nelle sigarette elettronica è molto inferiore rispetto a quella contenuta nelle normali sigarette. Il fumo a vapore ha comunque merito di indurre parecchi fumatori ad abbandonare il vizio. È provato statisticamente che chi utilizza la sigaretta elettronica abbandona le sigarette tradizionali e con buona probabilità smette con il fumo in generale. Sembra confermato che la quantità di nicotina inalata rispetto alle sigarette classiche sia di circa un terzo. In Italia più del 75% dei liquidi in commercio è stato controllato. Questi studi rendono ancora più incomprensibile l’accanimento mediatico verso grande strumento di lotta al tabagismo. Ci si aspetterebbe che un governo difendesse e tutelasse il bene e la salute dei cittadini ponendo una adeguata attenzione al problema. Da un lato è chiaro che si voglia evitare una diffusione anche tra i non fumatori tra i giovani, ma dobbiamo tenere in considerazione anche tutte le persone che grazie alla sigaretta elettronica possono smettere di fumare o comunque ridurre drasticamente il consumo di sigarette tradizionali. Va sottolineato il fatto che comunque si è provveduto a vietarne l’utilizzo nelle scuole e in presenza di donne in gravidanza. Al momento risposte certe riguardo la nocività delle sigarette elettronica non se ne possono dare in quanto non esiste una letteratura scientifica completa a riguardo; l’unico elemento certo e provato è quello relativo alla capacità di molti fumatori di abbandonare il vizio geazie a questo stumento.
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